I benefici della dieta mediterranea si rilevano anche tra chi la adotta dopo i 65 anni, evidenziando un calo della mortalità per cause cardio e cerebrovascolari.
La novità emerge da uno studio condotto dal dipartimento di epidemiologia e prevenzione dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia), pubblicato sulle colonne del British Journal of Nutrition. «Adesso abbiamo la conferma che la dieta mediterranea è in grado di ridurre la mortalità per cause cardio e cerebrovascolari anche se seguita nel corso della terza età», afferma l’epidemiologa Marialaura Bonaccio.
Uno studio dei ricercatori dell’Istituto Neuromed di Pozzilli rivela che il modello alimentare più famoso al mondo riduce del 25% il rischio di mortalità nelle fasce più anziane della popolazione.
I ricercatori hanno anche passato al setaccio altri studi epidemiologici pubblicati finora in diversi Paesi del mondo, per un totale di dodicimila soggetti analizzati. I risultati indicano chiaramente che la dieta mediterranea resta un autentico scudo salvavita, in grado di ridurre sensibilmente il rischio di mortalità anche nelle persone meno giovani. Tra gli alimenti capaci, nell’ambito di un modello mediterraneo, di offrire una maggiore protezione si distinguono l’elevato consumo di grassi monoinsaturi, largamente presenti nell’olio extra vergine di oliva.
Quanto più si portano sulla tavola cereali integrali, pesce, frutta e verdura con condimento a base di olioextravergine di oliva, e si consumano con parsimonia carne, latticini e vino, tanto più alte sono le probabilità di sopravvivere in salute. La correlazione – con una riduzione fino al 25 per cento dei tassi di mortalità – è stata valutata nel complesso. Oltre a ridurre il rischio di insorgenza di eventi cardio e cerebrovascolari, diverse ricerche hanno evidenziato come la dieta mediterranea aiuti a mantenere le ossa in salute. I vantaggi riguardano anche l’apparato respiratorio, se i sintomi dell’asma risultano attenuati in chi è abituato a rispettare un regime alimentare di questo tipo. Le ricadute positive interessano anche l’ambito oncologico. Una dieta ricca sopratutto di alimenti di origine vegetale è considerata un antidoto rispetto a diversi tumori.
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