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Si sapeva della sua capacità di proteggere il cuore; ora un recente ricerca dimostra che l’extra-vergine d’oliva protegge anche il cervello. Negli anziani un consumo regolare è in grado di ridurre il rischio di ictus del 41%
L’olio extra-vergine di oliva è da sempre considerato un alimento in grado di proteggere il nostro cuore e, più in generale, le nostre arterie. Ciò avviene attraverso la regolazione dei livelli di colesterolo circolanti nel sangue. Ma se assumendolo potessimo proteggere anche il cervello? Ad affermarlo è uno studio dei ricercatori dell’Università di Bordeaux (Francia) pubblicato sulla rivista Neurology, l’organo di stampa ufficiale della American Academy of Neurology. Dai dati emerge che l’olio extra-vergine d’oliva sarebbe in grado di prevenire l’ictus nelle persone anziane.
LO STUDIO – Alla ricerca hanno partecipato più di 7 mila persone, dell’età media di oltre 65 anni e senza nessun precedente ictus, provenienti dalle città di Bordeaux, Digione e Montpellier. I partecipanti sono stati divisi in 3 gruppi in base alle loro abitudini alimentari riguardanti il consumo di olio extra-vergine d’oliva. Dai dati raccolti lungo i 5 anni di studio è emerso che, le persone che consumavano olio regolarmente, risultavano più protette dal rischio di sviluppare un ictus rispetto a quelle che non ne facevano uso. Come dichiara la dottoressa Cecilia Samieri, una delle autrici dello studio, «l’uso regolare di olio extra-vergine ha ridotto del 41% la probabilità di ictus. Un dato particolarmente significativo perchè la ricerca ha tenuto conto dell’attività fisica, dell’indice di massa corporea e della dieta. A parità di queste variabili il rischio è risultato nettamente inferiore in chi consuma olio».
COME E QUANDO?- Dunque il consumo di extravergine rappresenta un ottimo modo di fare prevenzione. Ma quali sono le giuste quantità da assumere? Sicuramente per una dieta sana ed equilibrata non vanno superat i tre cucchiai al giorno. E’ importante ricordare infatti che l’olio non è un farmaco, un eccessivo consumo non fa abbassare il colesterolo ma, al contrario, lo innalza. Per quanto riguarda invece il modo in cui lo si utilizza, il consiglio degli esperti è quello di preferirlo a crudo. Va però anche detto che l’extravergine non è dannoso nei cibi cucinati. Per la sua alta percentuale di acido oleico, l’olio d’oliva ha un elevato punto di fumo ed è stabile alle alte temperature: la caratteristica giusta che lo rende uno tra i migliori alimenti per cucinare.
(Fonte Fondazione Veronesi- Author Daniele Banfi)